Venezia 77: “Guerra e Pace” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti in concorso nella sezione Orizzonti
Lascia un commentoluglio 29, 2020 di mariacuonocommunication
Montmorency Film, Rai Cinema e Lomotion
con SRF Schweizer Radio und Fernsehen / SRG SSR
presentano
GUERRA E PACE
di
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Una produzione Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion
con SRF SCHWEIZER RADIO UND FERNSEHEN / SRG SSR
con il supporto di
MiBACT
Berner Filmförderung
Federal Office of Culture (FDHA), Switzerland
in partecipazione con
Cinémathèque Suisse
in collaborazione con
Istituto Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, EMI – ECPAD, International Red Cross
e con
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
In concorso nella sezione Orizzonti
della 77. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia
Durata: 129’
SINOSSI
Guerra e pace racconta l’ultracentenaria relazione tra cinema e guerra, dal loro primo incontro, nel lontano 1911, in occasione dell’invasione italiana in Libia, fino ai giorni nostri.
Dalle sequenze filmate dai pionieri del cinema alle odierne riprese girate con gli smart-phone dai cittadini del mondo, il passo appare brevissimo e la relazione tra cinema e guerra solidissima.
Guerra e pace è una riflessione sulle immagini e, come in un grande romanzo scandito in quattro capitoli – passato remoto, passato prossimo, presente e futuro -, prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva dai primi del ‘900 a oggi e mette in scena la moltiplicazione delle visioni che, come un costante rumore di fondo, accompagnano le nostre attuali esistenze.
Quattro importanti istituzioni europee ospitano la narrazione del nostro film e ne costituiscono la solida impalcatura spazio-temporale. Impalcatura in cui la pace e la guerra sembrano convivere e tenersi a bada a vicenda.
Dal costante lavoro di ricerca e restauro di antiche pellicole di guerra dell’Istituto Luce di Roma; alla quotidianità dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri Italiano con i suoi monitor perennemente accesi sul mondo; dalla formazione di giovani militari che imparano a produrre immagini di guerra presso l’Ecpad (Archivio Militare e Agenzia delle Immagini del Ministero della Difesa Francese); alla conservazione dei preziosi archivi della Croce Rossa Internazionale custoditi presso la Cineteca Svizzera di Losanna, Guerra e pace ci racconta come l’estetica di guerra, molto più che l’estetica di pace, ci accompagna da sempre, riflettendosi e proiettandosi nell’effimero presente che ci circonda.
Guerra e pace si interroga sulle conseguenze della guerra, sul senso della storia e della conservazione della memoria a beneficio delle future generazioni.
NOTE DI REGIA
Chi siamo dunque? Siamo gente sempre in guerra.
O perché la stavamo facendo o perché ci apprestavamo a farla.
Non siamo mai vissuti altrimenti.
Ryszard Kapuściński
La prima intuizione di Guerra e pace è nata un giorno di fronte un’Ambasciata Italiana in una capitale straniera.
Ci siamo domandati che funzione e che valore potessero avere ancora questi palazzi privilegiati e, più genericamente, quale fosse il senso dell’attività diplomatica in un mondo in cui la comunicazione e le notizie viaggiano ad una velocità fuori da ogni controllo.
Dopo molti studi, riflessioni e incontri crediamo che oggi più che mai è necessario ripensare agli strumenti che prevengono, limitano, contengono i conflitti in favore del dialogo tra uomini e istituzioni.
Il cinema, fin dalle sue origini, ci mostra di aver avuto un legame fortissimo con la guerra più che con la pace, sia per lo spirito che ha attraversato la prima metà del secolo scorso, sia per l’intrinseca necessità di documentare gli eventi storici, sia per la reale difficoltà di filmare un processo di pace.
Abbiamo dunque deciso di riflettere sulle immagini del passato e del presente non solo come strumento di guerra, ma anche come possibile strumento di pace.
BIOFILMOGRAFIA
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti nel 2007 hanno realizzato insieme “I promessi sposi”, presentato al Festival di Locarno in ‘Ici & Ailleurs’ e premiato al Festival dei Popoli di Firenze e a Filmmaker Film Festival a Milano. Nel 2009 “Grandi speranze” è stato anch’esso presentato al festival di Locarno in anteprima mondiale in ‘Ici & Ailleurs’. Nel 2011 “Il Castello”, selezionato in tantissimi festival internazionali (Cinema du reel, Nyon; Hot Docs, Toronto; EIDF, Seoul; RIDM, Montreal; etc…), è stato premiato agli Hot Docs, Toronto con il Premio Speciale della Giuria e agli EIDF, Seoul con lo stesso riconoscimento, agli IDA Awards in Los Angeles con il Premio per la miglior Fotografia, al Torino Film Festival con il Premio Speciale della Giuria Italiana.doc e con Premio Avanti e in molti altri festival ancora. Nel 2013 “Materia Oscura” vince il Premio Corso Salani per il Miglior Work in Progress, viene presentato alla Berlinale (Forum) e inizia un lungo percorso festivaliero, ricevendo diversi riconoscimenti. Nel 2015 “L’Infinita Fabbrica del Duomo” viene presentato in anteprima al Festival di Locarno e successivamente distribuito da Lab80.
Nel 2016 “Spira Mirabilis” ha la sua anteprima in concorso ufficiale al Festival di Venezia e poi nei maggiori festival internazionali. È distribuito in Italia da IWonder e nel mondo da The Match Factory. Nel 2018 il cortometraggio “Blu” è presentato fuori concorso al Festival di Venezia.
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti oltre che della produzione e della regia si occupano della fotografia, delle riprese, del suono, del montaggio dei loro progetti.
2007: I promessi sposi
2009: Grandi Speranze
2011: Il castello
2013: Materia oscura
2015: L’Infinita fabbrica del Duomo
2016: Spira Mirabilis
2018: Blu